Sport, scuola di vita

"Non chiederti cosa possono fare i tuoi compagni per te. Chiediti che cosa puoi fare tu per loro." - Magic Johnson -

Lo sport nella vita di ogni bambino ha un'importanza vitale: per la propria salute, per imparare valori che lo accompagneranno tutta la vita, per divertirsi, per farsi nuovi amici. Ma l'attività sportiva per i bambini e ragazzi con diagnosi di spettro autistico è ancora più importante perché diventa uno strumento utile a migliorare le abilità motorie, sociali e comunicative.
"In particolare, prendendo come riferimento i comportamenti stereotipati, l’attenzione e il comportamento socio-emotivo, i risultati dimostrano che attività come arti marziali, corsa, equitazione, nuoto, yoga e danza possano:
  • ridurre rapidamente comportamenti compulsivi, stereotipie motorie come dondolare su stessi, comportamenti auto-stimolatori, comportamenti a volte aggressivi, comportamenti spesso definiti come comportamenti problema;
  • più a lungo termine migliorare le condizioni fisiche, la capacità di adattarsi al contesto e le autonomie personali."
(Citazione Dott.ssa Rosamaria Satriano, Psicologa tieniamente.it)  

Eppure spesso i nostri bambini e ragazzi non riescono a fare alcuna attività sportiva proprio per le fatiche insite nella loro diagnosi e, se a questo si somma una scarsa conoscenza dell'argomento da parte delle Società Sportive, innumerevoli genitori riceveranno l'oramai consueta ma sempre gelida frase "non siamo attrezzati per ospitare suo figlio" portando i più a rinunciare.
Progetto EVA nella linea d'azione dedicata allo Sport vuole agire su due fronti:
  • informare e formare gli allenatori delle Società Sportive che desiderano essere inclusive affinché non si sentano impreparate ad accogliere un bambino o ragazzo con neurodiversità in gruppi di neurotipici;
  • accompagnare alcuni bambini nell'inserimento in Società Sportive del proprio territorio con un supporto specializzato (educatori, psicologo, etc.) in modo integrato col proprio progetto individuale di vita.